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Altri percorsi

Da Colorno alla terra di Peppone e Don Camillo, tra arte e natura, in un itinerario lungo le acque del torrente Parma, dell’Enza e del Grande Fiume.

Da Piazza Garibaldi a Colorno si oltrepassa il Ponte di mezzo e si gira a destra per Via Mentana costeggiando il torrente Parma. All’altezza di Via Roma si gira a destra fino al bivio per seguire a sinistra l’indicazione per Via Argine a destra del Parma. In località Copermio è possibile ammirare dalla strada il piccolo Oratorio della Vergine del Buon Cuore. Proseguendo lungo Via Argine destro, dopo circa 6 km, si giunge a Mezzano Superiore. Si gira a destra per Via Antonio Gramsci fino al bivio per Mezzano Inferiore. Da qui si gira a sinistra immettendosi in Via Partigiani d’Italia: si supera la località Casale di Mezzani, Mezzano Inferiore e in località Coenzo si attraversa il ponte sull’Enza e si prosegue, lungo l’argine del torrente, verso Brescello, con un percorso che può essere fatto parzialmente anche su sterrato.

A Brescello non può mancare una visita al Museo di Peppone e Don Camillo i cui ambienti contengono numerosi cimeli legati alle riprese della serie tra cui: la moto di Peppone, l’abito talare di Don Camillo, le biciclette dei protagonisti usate nella scena finale del terzo film, il sidecar e il proiettore con cui venne mostrato il primo film (“Don Camillo”, regia di Julien Duviver, 1952) al “Cinema Verdi” di Brescello, in prima mondiale assoluta.

Usciti dal paese in direzione dell’argine, girare a sinistra per Parma. All’altezza di una piccola darsena si attraversa un ponticello pedonale in ferro che porta sulle rive del Po. Uscendo dal viale che conduce sull’Enza girare a destra e poi ancora a destra sull’argine per Ghiarole. Seguendo per Colorno, si prosegue fino al ponte sull’Enza e si raggiunge Coenzo.
Da qui si può ritornare a Colorno oppure proseguire in direzione Sorbolo girando a sinistra
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Greenway delle Residenze Ducali Parmensi

La Greenway delle Residenze Ducali di Maria Luigia è l’itinerario ciclabile che collega la Reggia di Colorno, il complesso della Pilotta e del Parco Ducale di Parma e il Casino dei Boschi di Sala Baganza, i tre luoghi e complessi monumentali più rappresentativi del territorio e del suo paesaggio storico, naturale e culturale, allineati ed orientati sull’asse Nord-Sud suggerito dai corsi d’acqua della Parma e del Baganza, confluenti che attraversano la città passando per il suo esatto centro geometrico in corrispondenza del “Ponte romano” (Ponte di Mezzo). Questo percorso unisce questi tre luoghi e complessi monumentali e rende percepibile i trecento anni di storia del Ducato di Parma e della produzione artistica fra XVI e XIX sec. Questo rese Parma corte, città e capitale di rango europeo (architettura e spazialità urbana, arte dei giardini e del paesaggio, scultura, pittura, arte tipografica, decorazione, arredo, fasti e delizie, teatro e musica) dai Farnese ai Borboni agli Asburgo.

La Greenway delle Residenze Ducali è il tratto parmigiano più rappresentativo del percorso interregionale a valenza nazionale Ciclovia Ti-Bre (Tirreno-Brennero) Dolce (Verona-Mantova-Sabbioneta-Casalmaggiore-Colorno-Parma-Sala Baganza-Val Baganza-Berceto-Passo della Cisa- Pontremoli-Sarzana – Mar Ligure Tirreno) in corso di progettazione e realizzazione.

Si parte da Parma per la ciclabile che costeggia la riva destra del Parma e via Europa dal Ponte delle Nazioni. Si prosegue passando da Moletolo, S. Siro, S. Andrea (opzione: ponticello per passare sull’argine sx della Parma che porta a Torrile e all’Oasi LIPU per poi ripassare la Parma sul ponticello di Torrile), seguendo strade a basso traffico per Colorno e costeggiando l’argine della Parma (opzione: prima del sovrappasso della tangenziale di Colorno, la strada a sinistra porta all’agriturismo La Selva e al ponticello che permette di raggiungere Torrile e l’Oasi LIPU). Dopo il sovrappasso della tangenziale di Colorno si arriva a Vedole, si svolta prima a destra e poi dopo 10m a sinistra, seguendo la strada sull’argine che passa dall’Oratorio della S.S. Annunziata con un tetto policromo. Si prosegue per Colorno dove si è accolti dalla Reggia e dal suo giardino (totale 19 Km). Dopo la visita si esce da Colorno girando a sinistra alla rotatoria e poi a destra dopo 100m seguendo il canale Naviglio Taro, usato per trasportare i marmi rosa del Duomo e del Battistero. Lungo il percorso a Gainago si incontra una bella pieve. Più a avanti si svolta a dx su via Viazza di Paradigna, in vista dell’Abbazia di Valserena, monumentale chiesa cistercense che, ora, ospita lo CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione, www.csacparma.it). Si prosegue su via Viazza di Paradigna e ci si immette nella provinciale girando a destra. La si attraversa con attenzione e si prende Via Borghetto e svoltando a sinistra per via Argine Baganzolino, che è la strada fatta nell’andata. Si arriva a Parma al Ponte delle Nazioni. Si tiene il Lungo Parma fino al Ponte Verdi. A sinistra c’è il Palazzo della Pilotta e il Palazzo della Riserva che ospita il museo Glauco Lombardi (http://www.museolombardi.it/sitolombardi/default.asp) che raccoglie testimonianze storiche e artistiche su Maria Luigia d’Asburgo e il Ducato di Parma. Il percorso  attraversa il ponte e entra nel Parco e residenza ducale. Si ritorna sul Lungo Parma che si segue fino a Ponte Caprazzucca. Si svolta a destra attraversando la Parma e dopo il ponte a sinistra lungo la pista ciclabile di Via Maria Luigia. Si arriva a P.le Marsala dove si percorre in senso antiorario la pista ciclabile a lato della rotatoria che immette in Via Varese che è l’argine sinistra del Baganza. Si prosegue su pista ciclabile in Via Baganza e quando finisce, all’altezza del Ponte della Navetta (in fase di ricostruzione) ci si immette in Via Baganza (segnali di BI16). Poi si procede su Strada Farnese (l’antica strada per le cacce ducali). Ad una svolta della strada, in corrispondenza di Villa Ortensia, si prende a sinistra per lo sterrato che porta sull’argine del Baganza. Si sottopassa il ponte per Felino e prendendo a destra si esce sulla provinciale e si arriva a Sala Baganza (15 Km). Passata la Rocca, si prosegue verso il Parco dei Boschi di Carrega (http://www.parchidelducato.it/ ) e il Casino dei Boschi, villa-fattoria, gioiello nascosto di architettura neoclassica e di giardino storico all’inglese, di grande suggestiva bellezza, da alcuni decenni in abbandono e in un progressivo degrado con perdita di un patrimonio di inestimabile valore storico architettonico e naturalistico insieme. Si ritorna per la stessa strada dell’andata oppure si esce dai Boschi di Carrega attraverso la strada del Conventino che si immette sulla SS62 a Collecchio. Da Collecchio, dove ci si può soffermare alla Pieve di San Prospero, si esce su Strada Nazionale e a destra su strada Giardinetto, poi a sinistra su Strada Cavi, si attraversa la provinciale per Sala Baganza (attenzione), e ci si immette in Strada delle Valli che termina su strada Farnese (BI16) che porta a Parma

Scarica la cartina del percorso https://www.tourer.it/mappa

Maggiori informazioni sul sito www.fiabparma.it e www.tourer.it/itinerari

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Food Valley Bike

Un percorso fra natura, storia ed enogastronomia

Una pista ciclabile di 70 km che collega Parma con quasi tutta la Bassa parmense. Un percorso di cemento rosso che, da una parte, si congiunge con la pista già esistente che parte dalla stazione di Parma e raggiunge lo stabilimento Barilla della zona; dall’altra, collegherà alcune piste ciclabili esistenti con alcune in via di studio negli altri comuni della Bassa da Mezzani, Colorno, Sissa-Trecasali, Roccabianca, Zibello e Busseto.

L’itinerario prevede il passaggio nei campi di grano e pomodoro di Sorbolo prima di raggiungere Mezzani, dove si attuerà un collegamento con la Parma Morta, e il Porto Turistico sul Grande Fiume. Quindi, si potrà raggiungere Colorno, con la Reggia e il Tortèl Dòls, per poi raggiungere la Grappa delle Nebbie e la Spalla Cruda di Sissa-Trecasali. Infine, il percorso si snoda tra Roccabianca, Polesine-Zibello e Busseto, per mettere in contatto i bikers con Giovannino Guareschi, il Culatello di Zibello e Giuseppe Verdi. Vai al sito https://www.foodvalleybike.com/

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