Raffaele Cugini (Colorno, 30 luglio 1742- aprile, 1794)

Allievo del famoso architetto A.E. Petitot presso l’Accademia di Belle Arti di Parma, vinse nel 1764 il primo premio di architettura per il progetto di una cappella sepolcrale. La sua attività nota si svolse tutta a Colorno e probabilmente con funzioni più esecutive che progettuali. Non si hanno notizie di lui fino al 1778, quando, con un decreto ducale del 17 dicembre, venne ammesso insieme a Pietro Cugini, erroneamente considerato suo fratello dallo Scarabelli Zunti, nella Congregazione degli edili e con lui incaricato della sovrintendenza alle Reali Fabbriche della villa di Colorno. Nel 1780, a seguito del trasferimento dei frati domenicani presso San Liborio in Colorno, avvenuto per volontà ducale, si iniziò sotto la direzione del Cugini la costruzione del convento adiacente alla chiesa. Nell’anno successivo si occupò della ricostruzione della Chiesa di Santo Stefano e nel 1791 gli venne affidata la direzione della costruzione del ponte di San Giovanni sul torrente Parma, progettato da G. Cocconcelli e crollato nell’Ottocento, come si legge sulla lapide posta sotto la statua di San Giovanni Nepomuceno, ancora sita a capo del ponte.

FONTI E BIBL.: G. Bertini, Colorno, una guida, Parma, 1979, 65, 69, 75; M. Pellegri, Colorno, villa ducale, Parma, 1981, 115, 146, 150 n., 159;