Domenico Benassi, detto Memo (Sorbolo 1891 – Bologna 1957)

Memo Benassi è nato come violoncellista ed è diventato attore  solo in seguito. Artista dotato, espressivo e di grande presenza scenica fa una rapida carriera, nonostante la cadenza parmense e la voce nasale. Nel 1921 l’incontro che segna il suo destino: la Duse lo vuole nella sua compagnia: è “lo straniero” ne “La donna del mare”  di lbsen, e “il figlio” nella “Porta chiusa” di Marco Praga. Segue la Duse anche negli Stati Uniti nel 1924 e interpreta Osvaldo negli “Spettri” di lbsen e Leonardo ne “La città morta” di D’Annunzio. Recita con Irma Gramatica, nel 1929/30 partecipa agli spettacoli ZA BUM. Nel 1938 forma una Compagnia con Rina Morelli e nel 1939 con Laura Carli. Dotato di un viso mobilissimo ed espressivo e grazie alla sua straordinaria presenza scenica, affronta e riesce a far accogliere al pubblico impegnativi testi, italiani e stranieri, recitando con originalità ed estrosità. Di lui è stato detto che è stato l’unico “erede” dell’arte dusiana. Charlie Chaplin, che ha visto recitare la Duse a Los Angeles nel ’24, ricorda « … l’accompagnava un’eccellente compagnia italiana. Prima della sua entrata in scena un giovane e bell’attore fornì una prestazione superba, tenendo magnificamente il palcoscenico. Come avrebbe fatto la Duse a superare la straordinaria prestazione di questo giovanotto?…» (Charlie Chaplin, La mia autobiografia, Milano, Mondadori, 1977). Sebbene sia nato per il teatro, dal 1916 si dedica anche al cinema, quando era ancora muto, prendendo parte ad almeno trentacinque pellicole.