Chiesa di San Siro, Coenzo

La Chiesa di San Siro viene citata la prima volta in una  pergamena  del 1140 nella quale si dice che un certo Gerardo de Monasterio <refutavit> nelle mani della Badessa di S. Alessandro, Agnese, ogni diritto che aveva nella Chiesa di “Cohencio”. La Ratio Decimarum del 1299 ci precisa che la Chiesa di San Siro era dipendente dalla Pieve di Sorbolo, notizia che venne confermata anche dall’Estimo del 1354. Nell’anno 1564 la Chiesa di San Siro era già Parrocchiale, fu ricostruita nel 1793 l’abside della vecchia Chiesa costituisce l’attuale Sagrestia, nella quale si conserva un pregevole affresco rappresentante la Crocefissione. Altre cose degne di nota, esistenti ancora oggi, sono i “Quindici Misteri”, opera di un pittore di stile fiammingo o di scuola cremonese, databili alla fine del 1500 e un dipinto raffigurante S.Siro e gli Angeli, datato 1680, opera di Antonio Lagori, Un “ECCE HOMO” del 1600 dipinto su tela è da considerarsi un’opera pregevole, di ispirazione artistica tedesca, che possiede una notevole intensità espressiva. Di pittore emiliano nel 1700, del Peroni probabilmente, una “Madonna col Bambino” di ottima fattura. Un ignoto dello stesso secolo ha dipinto ad olio su tela un “S. Andrea Avellino” sorretto da due diaconi mentre celebra la messa. Vi sono anche alcune statue di legno di buona fattura (S. Carlo Borromeo, S. Francesco, S. Antonio Abate) ed angioletti porta candelabri in legno intagliato dorato del 1700.